Abbiamo visto in un altro post a cosa serve il sito web per un’azienda vinicola, evidenziando alcuni aspetti legati al branding ed al marketing operativo. Una reale efficacia si otterrà, tuttavia, solo se il sito avrà determinate caratteristiche che possiamo dividere in due famiglie: la struttura e i contenuti. Per fare un parallelo con la viticoltura, possiamo pensare ad alcuni sistemi di allevamento della vite, nei quali è presente un’impalcatura di pali e fili di ferro (struttura), che sorregge i tralci della vite stessa (contenuti).
La “spalliera” del sito web
Per essere un “impianto solido” e funzionale, li sito dovrà essere innanzitutto:
- Responsive, ovvero idoneo alla visione su dispositivi mobili. Oggi oltre il 90% degli utenti accede ad un sito web con smartphone o tablet.
- Ottimizzato per un buon posizionamento in Google: un potenziale cliente che ancora non conosce la cantina, potrà trovarla più facilmente.
- Multilingua: poiché l’export per le aziende vinicole rappresenta spesso una larga fetta del fatturato, occorre considerare seriamente le lingue dei Paesi che più interessano e prevedere un sito tradotto in tali lingue.
- Aggiornabile: è importante poter inserire con costanza e agevolmente (anche in autonomia e senza particolari difficoltà tecniche, volendo – il modo c’è!) le principali novità dell’azienda, quali ad esempio le ultime annate o la partecipazione ad una fiera.
I “tralci” del sito web: cosa facciamo crescere come contenuti?
Una volta realizzato l’impianto idoneo, occorrerà “riempirlo” con contenuti informativi completi, interessanti, rilevanti. Nel sito web non dovranno mancare:
- la sezione “Chi siamo“: per comunicare bene l’identità dell’azienda, la sua storia, le persone che la animano, senza possibilmente rimanere troppo nel vago (“nomi” e “facce” sono sempre i benvenuti). Al suo interno, o in parallelo, anche la sezione “Vigneti e Cantina“, per informare sulla propria filosofia produttiva.
- La sezione “Vini“: per ogni vino, foto della bottiglia, scheda tecnica e informativa, abbinamenti, recensioni, punteggi. Il tutto scaricabile in pdf.
- La sezione “News“: per evidenziare l’organizzazione di eventi in azienda, la partecipazione a fiere di settore, l’uscita di nuove etichette, ecc.
- La sezione “Contatti“: oltre agli ovvi riferimenti di contatto (tel., email, social …), possono essere utili una mappa Google, le indicazioni per le visite in cantina (orari, modalità, …), un form per iscriversi ad eventuale newsletter.
Questi, gli elementi irrinunciabili. Sarà poi da valutare eventualmente anche la presenza di una gallery foto/video, di una sezione dedicata alla prenotazione online dei vini o di un vero e proprio e-commerce, di un blog aziendale, di altre sezioni che descrivono la specificità di un’azienda vinicola (ad esempio, il connubio tra vino e arte).
Riprendendo la metafora iniziale dell’impianto di un vigneto, è importante sottolineare infine che sarà necessaria una cura attenta e costante nel tempo per vedere nascere i primi “grappoli”: andrà fatta una certa manutenzione del sito web, i contenuti dovranno essere aggiornati, le novità segnalate per tempo. Il vino non si fa e non si vende da solo…