Detto in poche parole e semplificando, la S.E.O. (Search Engine Optimization) è un insieme di azioni volte a migliorare il più possibile la posizione di un sito web nelle pagine dei risultati di ricerca di un motore quale Google (nel 90% dei casi), a seconda della parola/frase inserita dall’utente nella casella di ricerca.
Esempio: io, utente, digito in Google “Chianti dei Colli Senesi” perché cerco un’azienda che produca tale vino. Nella (prima) pagina dei risultati compariranno, oltre a mappe e ad annunci a pagamento, dieci link a siti che soddisfano tale ricerca. Lo scopo della S.E.O. è far sì che il nostro sito sia uno di quei 10 (o almeno ci si avvicini…).
Sì, direte voi, ma perché essere lì? Banalmente, per essere trovati più facilmente da chi non ci conosce: ad esempio importatori, ho.re.ca., wine lover, stampa, ecc.
Ho sottolineato “non ci conosce” perché spesso mi sento dire: «ma io se digito il nome della mia azienda, compaio già nei primi posti in Google…». Ovvio, ma se vogliamo sviluppare il business della nostra azienda vinicola dobbiamo farci notare da chi ancora non è al corrente della nostra esistenza, dai clienti potenziali!
Riprendendo l’esempio di cui sopra: l’azienda Tenuta di Trecciano viene trovata digitando ad esempio “Chianti Colli Senesi”. Sembra questa già una frase specifica, ma andate a vedere quante aziende vinicole producono tale vino…
In fase di impostazione di un progetto S.E.O., quindi, massima attenzione deve essere posta innanzitutto alla scelta delle parole/frasi chiave (keywords) su cui lavorare: diffidate da chi promette la prima pagina di Google e poi presenta un report in cui la frase chiave è la denominazione sociale dell’azienda. Più le keywords sono generiche, più il lavoro è difficile e lungo nel tempo.
Sul cosa fare e come a livello S.E.O., consiglio solo di rivolgersi ad un esperto, perché è una materia molto complessa ed in continua evoluzione.
